Nell'augurare Buon Divertimento a tutti rinnovo i ringraziamenti all'amico ANACREONTE per averci deliziato con questa vera chicca!!!
La scoperta di quest'opera deve essere additata come un esempio di acume e (inutile negarlo) glutica fortuna goliardica. Infatti nell'anno 1969 + 15 si svolse una spedizione goliardica in quel di Atene al fine di conoscere ed ammirare le bellezze artistiche dell'antica Ellade.
Durante una visita all'Acropoli, un famelico phaseolo fu preso da un potente meteorismo intestinale ed appartatosi nei pressi di alcuni ruderi poco frequentati si accovaccio' per dar sfogo alle sue necessita' fisiologiche. Caso volle che il phaseolo si sedesse sullo spigolo di un bronzeo scrigno che dal suol faceva capolino, trascurato, per qualche ignota ragione, durante precedenti scavi. Le grida di dolore del phaseolo, ormai deflorato, attirarono l'attenzione del gruppo, ed in particolare, di un eccellentissimo arcivescovo ed un eccellente vescovo che, incuranti del dolore del phaseolo, si preoccuparono esclusivamente del misterioso reperto. Intuita l'importanza del ritrovamento, le due eccellenze chiamarono a se' due fetentissime nonche' putridissime matricole, cui fu impartito l'ordine di scavare repentinamente sul luogo del ritrovamento, al fine di riportare interamente alla luce il bronzeo scrigno.
Completata l'opera l'episcopo e l'archiepiscopo intimarono a matricole, scudieri e cavalieri di retrocedere in buon ordine, ed alla presenza degli eminenti Cardinali, del Santo Padre e degli Empirei Senatori, alfine aprirono il misterioso cofano.
Tosto l'aere si riempi' di metifiche flagranze; le due eccellenze si oscurarono allontanadosi di qualche passo schifate. Avendo un provvidenziale colpo di vento riportata la calma e fattasi l'aria piu' respirabile, i presenti si avvicinarono curiosi alla cassa, per visionarne il contenuto.
Un ingiallito papiro svelo' subito il mistero di quei matricolari odori (ricordiamo il vecchio detto "Matricola phoetens minus quam merda putata") : trattavasi infatti del residuato di peti (in numero di 6969) risalenti al v secolo a.C., opera del noto poeta greco Aristofane.Egli infatti, sdegnato per l'atteggiamento intransigente della censura ateniese nei confronti della sua commedia, in un impeto d'ira, aveva rinchiuso il manoscritto nel suddetto scrigno, che prima di sigillare aveva copiosamente riempito con maleodoranti immissioni di gas intestinali.
Chiarita l'origine del misterioso fenomeno le due eccellenze, riconosciuti grecisti di fama mondiale, presero visione dei restanti papiri (molti erano purtroppo in pessime condizioni a causa della micidiale azione dei miasmi tra cui erano rimasti sepolti per secoli) scoprendo, fra lo stupore attonito dei presenti, che si trattava dell'inedita versione originale della ben nota LISISTRATA (e' bene chiarire che solo dopo un accurato studio successivo i due dotti goliardi si resero conto della somiglianza tra l'opera ritrovata e la nota commedia di Aristofane : infatti il titolo del manoscritto rinvenuto era, in realta', SIFILISTRATA .
Quindi Sua Santita' lieto del prezioso ritrovamento e d'accordo con l'Empireo Senato ed il collegio cardinalizio affido' alle due eccellenze il compito di tradurre l'opera e di renderle in buona metrica italiana.
Oggi, felici di annunciare la conclusione dei nostri lavori, sottoponiamo alla gentile attenzione del lettore il risultato delle nostre fatiche nella speranza di farvi cosa gradita.
S.E. AERMINIUS RAPAX ARCHIEPISCOPUS
S.E. ENOS LONGUS EPISCOPUS
FIERI RAPPRESENTANTI DEL S.O.A.V.
CONTENUTO DELL ' OPERA
La vicenda si svolge ad Atene nel 469 a. C. , quando le donne ateniesi, tebane e spartane, stufe di guerre fraticide, che oltretutto le privavano degli affetti piu' intimi, decidono di unirsi in una singolare protesta.Si accordano infatti per privare i rispettivi uomini delle gioie del talamo, fintantoche' non cesseranno di guerreggiare tra loro. Alla fine la loro testardaggine ha il sopravvento e tutto si conclude con la promessa, da parte maschile, di mettere da parte le armi.
PERSONAGGI
Sifilistrata donna ateniese
Lambliasi donna tebana
Culofica donna tebana
Blenorreo soldato ateniese
Paraculos soldato ateniese
Tignesia soldato ateniese
Gheyos omosessuale ateniese
Araldo
Coro donne
Coro uomini
SIFILISTRATA
Atto Primo
Coro di donne
Vogliamo chiavare, vogliamo chiavare
siam stufe di stare quaggiu' a putrefare
l'uccello possente di ogni marito
sollazzi la fica al posto del dito
la fava nodosa di ogni consorte 5
spalanchi ad ognuna del culo le porte
il re orsu' ci tolga codesti fardelli
e presto ci renda gli adorati uccelli.
Sifilistrata
Oh donne di Atene, oh spose beate
che avete le fiche vogliose e bagnate 10
frenate il desio, unitevi insieme
la guerra e' il flagello che vi nega il seme
udite percio' quel che v'ho da dire
affinche' ogni sorca non abbia a marcire.
Il re nostro sire e' vecchio e coglione 15
nemmeno ricorda cos'e' un'erezione,
si annida un pensiero da folle, da pazzo,
in quanto lui vuole il dominio assoluto
su ogni puttana, su ogni cornuto 20
percio' pel suo stupido, assurdo progetto
ci toglie i nostri mariti dal letto
ci priva dei cazzi dei giovin stalloni
ed io, francamente, ne ho pieni i coglioni.
Per questo motivo, oh donne arrapate, 25
da tutta la Grecia ho qui convocate
le mogli, le figlie, ed ogni fanciulla
per far lor capir cio' che in capo mi frulla.
Stan qui convenendo da ogni villaggio
ed io vi assicuro che non e' un miraggio 30
sperar che quei cazzi che or son lontani
ritornino presto a pomparci negli ani.
Coro di donne
Orsu', Sifilistata, dicci, dai, parla
la fica ci prude, dobbiamo grattarla
ma basta ne abbiamo di usare le mani 35
sentiamo il bisogno di duri banani
ci riempano tutte, ci tappin la fregna
percio' presto esponi la tua soluzione
che il clitoride abbiamo si' come un melone 40
(Intanto giungono donne da Sparta e da Tebe)
Lambliasi (rivolta a Sifilistrata)
Son Lambliasi, son spartana
e per giunger sino a qui
il cul mi feci a campana
camminando notte e di'.
Per cui spero che il tuo sia 45
un ben valido progetto
altrimenti, cara mia,
ti faro' esplorare il retto
da sto' cazzo in duro legno
che mi porto sempre appresso 50
dei miei umori bello pregno
perche' in fica l'ho gia' messo.
(giunge anche Culofica da Tebe)
Culofica
Da Tebe io giungo in questo momento
il culo mi feta, la fica e' in tormento
da notti non dormo anelando un uccello 55
che mi rompa la spacca, mi frughi il budello.
Ma son qui venuta che' voglio sapere
alfin in che modo si torni a godere
del nobile augello da ognuna sognato
che la guerra fottuta ci ha a lungo negato. 60
A te Sifilistrata tocca parlare
dicci un po' cio' che abbiamo da fare
perche' mai sole ci tocchi restare
e il madido ventre a mano menare.
Sifilistrata
Elleniche donne cui l'utero freme 65
desiose di cazzo la vulva vi geme
ordunque vi spiego qual' e' il mio progetto
per non ritornare le verghe nel letto.
rende arrapato si' come un montone, 70
neghiamogli dunque al ritorno quel vizio
di svellerci ognora l'angusto orefizio,
cosi' che pensando al nostro rifiuto
ritrovi quel senno in battaglia perduto.
Ritiri la spada il guerrier poderoso 75
se ancor vuol sfogare lo membro voglioso.
Coro donne
Sei folle, sei pazza, sei fuori di testa
qual demone oscuro il culo ti impesta ?
Il ludo del cazzo da noi tanto amato
ci nega il disegno tuo scellerato. 80
Si faccia astinenza di bere e mangiare
piuttosto che al fallo la gatta negare.
Lambliasi
Frenate le ire, i bollori calmate
soltanto con l'utero ormai voi pensate,
fra donne e animali,non v'e' distinzione!
Invece ritengo sia molto sensato
all'uomo negare il bene piu' amato,
se e' l'unico modo per fargli capire
che piu' per la guerra non deve partire. 90
Culofica
Per quanto mi pruda il duro grilletto
anch'io son disposta a non ceder nel letto !
Sara' un gran tormento, sara' un sacrificio
ma nella mia fica non entrera' il picio !
So gia ' che per me sara' un dispiacere 95
ma vietero' accesso perfino al sedere,
io, sono sicura, che non sara' invano
negarci il sollazzo del duro banano.
Coro donne
Che ad Ares bastardo esploda un coglione
dobbiam riconoscere che avete ragione 100
le Parche puttane han deciso il destino
che al posto del membro s'adopri il ditino.
Orsu', procediamo alla grande serrata
al fin che mai pugna sia dichiarata !
(Sifilistrata a capo del coro si allontana, mentre Lambliasi e Culofica si dirigono verso le rispettive citta' per organizzare la rivolta. Cala la tela sul primo atto.)
Paraculos
Finalmente si e' conclusa questo cazzo di battaglia 105
ora tosto vado a farmi un cannone con la paglia !
Blenorreo
Ma che canna, ma che paglia, ho i coglioni pien di sperma
gran chiavate voglio, fare, neanche Pallade mi ferma !
Paraculos
Tu sei saggio, Blenorreo, copulare e' gran cosa
vo' a slargar le bianche cosce della cara e dolce sposa ! 110
(Escono di scena . I due si ritrovano poco dopo in una bettola di Atene.)
Blenorreo
Le si affloscino le tette, la vagina le si rompa,
per cagion di Sifilistrata, ne' si chiava, ne' si pompa !
Sono mesi che non monto, che combatto con onore
spero a quella troia in culo, esploda il vibratore!
Paraculos
Piove merda sulla Grecia, piova merda per sei mesi 115
qui finisce che li cazzi contro il muro saranno appesi !
'Ste gran vacche son concordi, fica e culo hanno serrato
ed il fallo allo martirio tosto ci hanno condannato !
Blenorreo
Ho una voglia che non tengo 120
or mi sego e dopo vengo !
Paraculos
Bada bene, Blenorreo, che gli schizzi del banano
non mi prendano nell' occhio; nell'orecchio o sulla mano.
Sappi dunque, o Paraculos, che io in guerra di pugnette
ogni giorno al cazzo mio ne tiravo almeno sette
ed e' chiaro, li non c'era donna alcuna da riempire 125
ma se il pel pur qui e' negato finiro' per impazzire!
(Si apre la porta della bettola ed entra Gheyos, noto omosessuale ateniese).
Gheyos
Salve a tutti, baldi Achei
ho saputo in quest'istante
che le donne, porci dei
danno fuori tutte quante. 130
So che siete molto tesi
pien di sperma da scoppiare
perche' gia' da tanti mesi
voglia avete di chiavare.
Ma non state li incazzati 135
con lo sguardo nel bicchiere
molti gia' ne ho sollazzati
col mio buco del sedere.
E se voi piu' non tenete
per la voglia di godere 140
su venite e tosto avrete
all'istante il mio sfintere.
L'occasion cogliete al volo
giuro che non contrarrete
ne' sifilide, ne' scolo 145
e piu' lieti poi sarete.
Orsu' dunque bei maschioni
dal gran fallo rubicondo
non ci son solo troioni
a far parte di 'sto mondo 150
e se quelle gran schifose
or si tappano il lor buco
non abbiate facce irose
per voi c'e' Gheyos l'eunuco.
Grande artista sono io 155
specialista a far pompini
un risucchio come il mio
se lo sognan nei casini
e del buco del mio culo
volentier vi do un assaggio 160
forza ognun sguaini il padulo
perche' a tutti lo do omaggio.
Blenorreo
Bastardo senza palle pigliainculo
sei nato da un connubio scrofa e mulo
tu strisci come un verme nella merda 165
fai schifo piu' di un cazzo che pus perda
Paraculos
Non cederem al vizio d'oltre sponda
riconquistiam la fica che ancor gronda
parliamo con le spose dentro al letto
cerchiam di persuaderle col grilletto 170
Gheyos
Poco cervello avete, rispetto al gran mandulo
vi garba cosi' poco il buco del mio culo?
Che differenza corre fra l'ano di un pendente
e l'utero slabrato d'orina puzzolente?
Non chiedo vil denaro per questa prestazione 175
do il cul non per mestiere, ma solo per passione!
Col persuader le spose perdete l'occasione
di conficcar l'uccello nel secchio di un ricchione.
Suvvia signori miei si' cocciuti
tappatemi ogni buco coi cazzi nerboruti 180
veder li voglio tutti, li voglio anche toccare
con lingua assai sapiente li voglio poi leccare
vi posso assicurare che sono un gran maestro
fidatevi di Gheyos e lo saprete presto.
Coro uomini
Che faccia di merda bavoso ricchione 185
sarai senza palle ma sei un gran coglione,
al solo pensiero di poterti inculare
il bisogno sentiam di dover vomitare.
Prendiamolo a schiaffi, a cazzotti e calcioni
'sto figlio di troia che rompe i marroni 190
spacchiamogli i denti a 'sto porco bastardo
ficchiamogli in culo un acceso petardo !
Paraculos
Con questo gran vociare
mi vien da scorreggiare.
(Boato fragoroso nella bettola).
Blenorreo
Silenzio tutti quanti e lasciatemi parlare 195
non date ascolto al frocio che il cazzo fa ammosciare !
Andiamo tutti a casa, senza indugiare oltre
o scendera' sui falli di polvere una coltre
saltar dobbiamo fare l'idea di quella pazza,
e noi ci si ritrova domani tutti in piazza. 200
(escono tutti dalla bettola, mentre cala la tela sul secondo atto)
Pirrita
Oh mio caro maritino dal vigoroso faro
astinenza ti fo' fare del mestiere a te piu' caro
niente copula, pompini e neppure spagnolette
d'ora innanzi bello mio per goder farai pugnette
la tua verga slabbraculi non si addentri per godere 205
nei meandri caldi e scuri del mio morbido sedere
se la brama di chiavarmi ti fara' l'augello duro
ti consiglio di pigliare cento fiale di bromuro.
Tignesia
Porco Zeus, Ares cane, ed Atena gran puttana
cosa sono 'sti discorsi che mi floscian la banana ? 210
Mogliettina mia adorata non mi dir che per la pugna
tosto a me viene sottratto il gran piacere della prugna.
Colla fava mia robusta dal colore di una rosa
posso far venti chiavate senza duolo e senza posa
e tu vorresti, folle donna, collocare in una bara 215
questo cazzo duro e forte come il marmo di Carrara ?
(i due incazzatissimi escono di casa per convergere in piazza, dove uomini e donne si sono ritrovati per giungere ad un accordo.Giunge frattanto da Sparta un araldo).
Araldo
Da Sparta son giunto con tristi novelle
le piazze son piene di donne e pulzelle
son stufe di guerre, battaglie e tenzoni
si chiudono la fica, ci negano i doni 220
a nessun uomo vecchio o giovincello
e' consentito l'uso del poderoso augello.
Da queste collettive e ignobili mattane
ne traggono vantaggio soltanto le puttane !
Sifilistrata
Araldo gran coglione, che cosa parli a fare ? 225
Io stessa con Lambliasi parlai di questo affare
siam stufe di veder mariti armati sulla biga
percio' calammo tosto un sipario sulla figa.
Finche' di sangue ellenico le valli riempirete
pompini e gran chiavate dimenticar dovrete 230
se ai vostri sensi maschi vorrete far piacere
ficcatevi l'un l'altro li cazzi nel sedere !
Per Zeus l'altisonante si giunga ad un compromesso
son stufo di stroncarmi di seghe dentro al cesso !
Pirrita
Oh uomini testardi pensate che sia bello, 235
per noi donne allupate restar senza l'uccello ?
Da tempo ormai remoto noi siam prive di fava
da quando voi partiste la fica nostra sbava.
Noi decidemmo alfine di far la penitenza
perche' in futuro niuno mai piu' faccia astinenza. 240
Percio' se voi alla fregna volete tanto bene
mai lasciate sole le spose senza il pene !
Coro di uomini
Abbiamo capito la vostra lezione
il re vada in culo, quel vecchio coglione.
Si gettin le armi, gli scudi, gli elmetti 245
si torni repente a zompare nei letti.
La fava si' tosta non puo' restare
dobbiamo cacciarla nel buco e pompare
l' ellenica guerra tra Sparta ed Atene
da troppo separa la fica ed il pene 250
il succo di palla, chiamato anche sperma
da tempo ribolle in ogni caserma.
In fondo la guerra non e' un gran piacere
non v'e' paragone col femineo sedere
non da gran sollievo marciar nel fango 255
e' meglio vibrar nella fica il tamango.
Se il re vuole Sparta nemica di Atene
che parta da solo, nessun lo trattiene.
Sifilistrata
Esulti l'Olimpo,si canti si rida
gli uomini hanno perduto la sfida 260
la solida unione di donne in combutta
ha reso un servigio all'Ellade tutta !
A Tebe ed a Sparta inviato sia un messo
che porti notizia del nostro successo
dichiaro finiti i duri ricatti 265
e tutti si torni a chiavar come matti.
Propongo altresi' che a partire da adesso
si pensi soltanto alle gioie del sesso
li cazzi vogliosi sian tosto sguainati
si torni a goder come ai tempi passati. 270
In fica sian messi li membri incordati
sian spinti anche in bocca, nei culi slabbrati
Atene si inondi con litri di sperma
mozzato sia il fallo a chi primo si ferma !
Araldo
Ma che bella 'sta notizia 275
viva il culo di Zeus padre
torno a Sparta con letizia
e m'ingroppo anche la madre.
Coro donne
Goda santa madre Era
corra Ermes messaggero
chiaverem da mane a sera 285
non ci sembra quasi vero.
E i sovrani senza cuore
che diman verranno al mondo
sappian sempre che l' amore
resta il bene piu' giocondo. 290
Tignesia (raggiante)
Oh fica degli dei capolavoro
oh nobil, delicato, augusto foro
dal pelo vellutato e riccioluto
che imberbe al lupanare ho conosciuto
giardino per il ludo piu' gioioso 295
ritornino alfin al membro mio voglioso !
(Tutti tornano verso casa mentre si alza un coro di esuli della Magna Grecia che tra il
serio e il faceto sfottono Sifilistrata).
Sifilistrata arrusa pompinara
apri le cosce e suca 'sta zammara
Sifilistrata c'u sticchiu da sciantusa
drizzi le minchie fino a Siracusa 300
- FINE -
Ci auguriamo vivamente che i moralisti e i puritani non s'infiammino di sdegno nel leggero quest'opera di Aristofane.
I nostri timori sono dettati dal fatto che la commedia Sifilistrata contiene dei termini volgari il piu' delle volte identificabili negli apparati genitali maschili e femminili.
Riteniamo che nessuno potra' sentirsi offeso o provare biasimo per Aristofane, o addirittura per noi , che abbiamo tradotto e adattato l'opera, in quanto la terminologia volgare che prorompe in Sifilistrata e' il frutto di una fantasia goliardica. Goliarda era forse Aristofane, goliardi siamo sicuramente noi: e' dunque una volgarita' goliardica quella che si incunea tra i versi di Sifilistrata e la lettura di quest'opera non potra' percio' risultare "offensiva" per il comune senso del pudore.
la falsita' di un pudico, ma altresi' artefatto, "modus vivendi" che la societa' impone da secoli. Parlare liberamente di sesso significa tentare di abbattere gli annosi tabu' di cui da sempre l' "Homo Sapiens" si riempie il fardello dell'inconscio. Non tremino dunque le caste orecchie dei lettori, ai quali diamo invece il consiglio di non soffermarsi sul termine volgare, ma di trarre insegnamento dall' opera attraverso un accurato studio di essa. E non si sdegnino neppure gli amanti ed i cultori dell'Aristofane classico, perche' l' autore di Sifilistrata e' il medesimo Aristofane, forse meno classico, ma sicuramente piu' goliardico.
I due Autori
Ringraziamenti:
- Gigius Procurator Lacustris, per averci fornito i mezzi tecnici
- Baffo Selvaggio, per aver collaborato allo scopo di abbreviare i tempi di produzione dell'opera
- S.S. Mimmus Primus Alchimicus Venator, per aver concesso il placet alla divulgazione dell'opera
- La Ditta "Tuborg" e la "Ditta Marlboro" per averci sollevato il morale nei momenti di stanca
- Tutti I Lettori che avranno avuto la costanza di leggere sino a questo punto.
NOTE AL TESTO
v.14- "sorca" - volgarismo: sta per vagina.
vv.15-16- si sottolinea la scarsa popolarita' che il re gode tra le donne ateniesi.
v. 20- "puttana.............cornuto" - si intende tutto il popolo di Atene. Infatti se tutte le donne sono puttane, la "conditio sine qua non" e' che gli uomini siano cornuti.
v.24- espressione unisex per indicare scontento.
v.36- "banani" - la forma del frutto esotico ricorda palesemente l'organo genitale maschile.
v. 37- "ritegna" - licenza poetica, sta per "ritegno"
v. 40- il paragone serve a spiegare la grande eccitazione di cui sono preda le donne.
v.43- "cul ..... a campana" - espressione popolare per indicare una grossa fatica : oggi e' molto usata l'espressione " ' nu mazzo tanto".
v. 56 - " il budello" - si intende il canale anale.
v. 77 - "fuori di testa" - americanismo, deriva da "Out Off Head".
v. 82 - "gatta" - si vuol sottolineare la villosita' della vulva.
vv. 84-86 - come si puo' notare gia' nell'antichita' era in uso la frase : " le donne ragionano con l'utero " . Aristofane ci informa che fu l'oracolo di Delfi il primo ad esprimere tale opinione. (Ci perdonino le femministe ........... tuttavia non ce la sentiamo di smentire un oracolo).
v. 91 - "grilletto" - sta per clitoride.
v. 101 - "Parche" - mitiche figure che secondo la tradizione reggono l'umano destino.
v. 106 - " cannone con la paglia " - si legga spinello.
v. 120 - "mi sego" - si legga "mi masturbo".
v. 124 - " almeno sette" - si conferma la virilita' degli ateniesi.
v. 130 - " danno fuori" - farneticano
v. 135 - " incazzati" - volgarismo : sta per "arrabbiati, alterati".
v. 154 - "Gheyos" - da questo nome sembrerebbe derivare, trattandosi di un omosessuale, il termine anglosassone Gay. (Che infatti si pronuncia Ghei come da testo greco originale ............... ).
v. 164 - si sottolinea il disprezzo nutrito nei confronti di Gheyos e degli omosessuali in genere.
v. 166 - " pus perda" - riferimento alla gonorrea.
v.170 - traduzione difficoltosa, si puo' rendere anche "cerchiam di persuadere il lor grilletto"
v. 173 - "pendente" - eufemismo, sta per omosessuale.
v. 178 - "secchio di un ricchione" - si legga "canale anale di pederasta".
v.186 - gioco di parole : Gheyos e' un eunuco, ma viene apostrofato come coglione.
v. 190 - "marroni" - si legga testicoli.
v. 201 - "faro" - figura retorica che indica la luminescenza e la possenza del membro maschile.
v. 208 - " bromuro " - forse nel 469 a.C. non era conosciuto questo elemento. Nel testo si parla di una mistura simile al bromuro, per cui, per chiarezza, ci siamo permessi la liberta' di traduzione.
v. 209 - Esempi di bestemmie antiche.
v.212 - Leggasi sempre "vulva"
v. 216 - "marmo di Carrara" - altra licenza poetica : nel testo originale si parla di blocchi di pietre di ignota provenienza.
vv.229-233 - si noti l'impeto che trascina Sifilistrata.
v. 246 - " zompare" - sta per "fare all'amore".
v. 254 - gli uomini cominciano a cedere .............
v. 256 - " tamango" - sta per pene.
v. 271 - " incordati" - si sottolinea la durezza del membro dovuta all'eccitazione.
v.278 - l'araldo si dimostra affetto dal complesso di Edipo.
Son sicuro che in Laconia
ogni fallo duro e in resta 280
ritrovando la begonia
di sicuro fara' festa.
vv. 291 - 296 - inno alla fica di Tignesia
v. 298 - "zammara" - leggasi pene
v. 299 - " sticchiu" - vagina, "sciantusa" - si legga altezzosa.
Fonte: tazzone