mercoledì 30 luglio 2008

Alla mattina

Ci sono giorni in cui mi sveglio con il CAZZODURO e allora non rimane altro da fare che afferrarlo nella mia mano e cominciare a farcelo sgusciare piano.
Lo sento che si sguaina e si inturgidisce sempre di più, sento la cappella gonfiarsi e fitte di godimento mi pervadono sempre di più.
Poi il movimento si fa più frenetico. Nella mia testa si accavallano le immagini delle donne che ho preso la sera prima o dieci anni fa. Culi rotondi a pecorina, fiche aperte sulla mia faccia, tette succhiate con ingordigia, culi violati, bocche riempite...
E poi alla fine arriva lui, lo schizzo liberatorio in cui tutto confluisce e si compie.
La sborra mi cola sulle mani, si attacca ai lenzuoli che però presto assorbiranno quel liquido naturale.
Poi mi alzo.
Un nuovo giorno è iniziato nel migliore dei modi.
Anzi, no, il migliore è quando una sega te la fa una bella maialona

Fonte iltrombatore

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